L'ansia non è sempre patologica!
L’ansia "normale" o funzionale è transitoria e proporzionata agli eventi, non incide sulla salute fisica e mentale ma, al contrario, permette un miglior adattamento all'ambiente, è attivata da uno stimolo realmente esistente e provoca uno stato di tensione psicologica che aiuta la persona ad attivare risorse e capacità operative finalizzate alla risoluzione di un problema. L’ansia è un emozione ancestrale, una reazione naturale dell’organismo geneticamente determinata e con valore adattivo, che si produce quando siamo di fronte ad uno stimolo o ad una situazione che valutiamo come pericolosa per la nostra sopravvivenza. Tutti i sintomi fisiologici dell’ansia hanno infatti come scopo quello di aumentare la forza e l’energia dell’organismo, nonché di accelerare le sue capacità decisionali, per prepararlo ad affrontare al meglio il pericolo.
Tuttavia è vero anche che, da migliore amica e da compagna di viaggio che ci aiuta a sopravvivere, essa può diventare una compagna di viaggio che ci ostacola e che ci procura sofferenza, insomma una nemica.
L'ansia patologica e disfunzionale è generalizzata (non è attivata da uno stimolo reale oppure si riferisce ad un futuro più o meno immediato), è sproporzionata all'evento e interferisce sui processi cognitivi riducendo le capacità utili e indispensabili per fronteggiare la situazione.
Ecco perchè bisogna fare pace con questa emozione: in realtà è un'amica, una nostra potente alleata.
Spesso quando si parla di ansia lo si fa con connotazioni negative e questo porta le persone a scappare dall'ansia e ad averne paura (si ha l'ansia di avere l'ansia); invece bisognerebbe imparare ad accettarla, ad ascoltarla e a risponderle in maniera adeguata.
Un esempio è quando diciamo "sono ansioso". No, tu non sei ansioso, tu hai l'ansia. Capisci la differenza? Con la prima frase ti identifichi totalmente in qualcosa e quel qualcosa ti connota, ti definisce; con la seconda invece sei consapevole e accetti che all'interno di te ci sia qualcosa, ma questo qualcosa tu lo possiedi.. proprio come si possiede un dono, un talento, un potere.. bisogna solo imparare a padroneggiarlo!
Un altro esempio potrebbe essere il pensiero o l'affermazione "non posso permettermi di andare in ansia proprio adesso", questo ti porta a voler scacciare ciò che senti e se non ci riesci magari ti arrabbi anche con tè stesso. niente di più sbagliato: certo che puoi permetterti di andare in ansia, anzi devi sederti su di essa, sentirla e utilizzarla a tuo favore. Ed ecco il grave errore: odiare, evitare o cercare di mandare via un'amica che in realtà è nata per aiutarci.
Se persino il cane e il gatto, protagonisti del famoso proverbio per definire due persone che non vanno per niente d'accordo, possono diventare amici e volersi bene.. pensi davvero che tu e la tua ansia non potreste riuscirci?
Dott.ssa Jessica Malpede
Psicologa - Psicosessuologa Clinica
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