Le quattro nobili verità e l’ottuplice sentiero
sono il cuore dell’insegnamento del Buddha, che offrono una via di liberazione dalla sofferenza.
Le quattro nobili verità sono:
- La verità della sofferenza (dukkha): la vita è piena di insoddisfazione, dolore, angoscia e imperfezione.
- La verità dell’origine della sofferenza (samudaya): la sofferenza nasce dall’attaccamento, dall’ignoranza, dalla sete e dal desiderio.
- La verità della cessazione della sofferenza (nirodha): la sofferenza può cessare se si elimina la sua causa, cioè l’attaccamento, l’ignoranza, la sete e il desiderio.
- La verità del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza (marga): il sentiero è l’ottuplice sentiero, che consiste in otto pratiche da seguire per raggiungere il nirvana, lo stato di pace e liberazione.
L’ottuplice sentiero è:
- La retta visione (samyag-dṛṣṭi): comprendere la realtà così com’è, senza illusioni o distorsioni, e accettare le quattro nobili verità.
- La retta intenzione (samyak-saṃkalpa): avere un atteggiamento mentale positivo, compassionevole, altruista e non violento, e rinunciare al male e al desiderio.
- La retta parola (samyag-vāc): parlare in modo veritiero, gentile, armonioso e benefico, evitando le bugie, le maldicenze, le parole dure e le chiacchiere inutili.
- La retta azione (samyag-karmānta): agire in modo etico, morale e responsabile, evitando di uccidere, rubare, avere una condotta sessuale scorretta e causare sofferenza agli altri esseri viventi.
- Il retto modo di vivere (samyag-ājīva): guadagnarsi da vivere in modo onesto, dignitoso e innocuo, senza sfruttare, ingannare, danneggiare o uccidere gli altri esseri viventi.
- Il retto sforzo (samyag-vyāyāma): impegnarsi con energia, determinazione e perseveranza nella pratica spirituale, abbandonando i pensieri, le parole e le azioni negative e coltivando quelli positivi.
- La retta presenza mentale (samyag-smṛti): essere consapevoli, attenti e vigili in ogni momento, osservando con chiarezza e distacco i fenomeni interni ed esterni, senza lasciarsi distrarre o sopraffare dalle emozioni.
- La retta concentrazione (samyag-samādhi): sviluppare la capacità di focalizzare la mente su un solo oggetto, come il respiro, un mantra, un’immagine o un concetto, e raggiungere stati di profonda meditazione.
Namasté
M° Andrea Swami Aatma Narayan